Quante volte hai scattato una bella foto con lo smartphone e, al momento di guardarla, hai notato che il cielo è completamente bianco, senza traccia di azzurro o nuvole.
È uno dei problemi più comuni della fotografia digitale, e riguarda soprattutto le fotocamere compatte e i telefoni.
Il motivo non è un errore di esposizione, ma una questione di gamma dinamica e gestione automatica della luce.
Ogni scena contiene una certa differenza tra le parti più chiare e quelle più scure, chiamata gamma dinamica.
L’occhio umano è in grado di percepire un’enorme quantità di dettagli sia nelle zone illuminate sia in quelle in ombra.
Un sensore fotografico, invece, ha una gamma dinamica molto più limitata.
Quando la fotocamera deve scegliere, tende a privilegiare le zone scure — come i volti o gli edifici — e “brucia” le parti molto luminose.
Così il cielo, troppo chiaro rispetto al resto, viene registrato come una superficie completamente bianca, priva di dettagli.
Gli smartphone moderni cercano di compensare automaticamente l’esposizione, ma devono fare compromessi.
I loro algoritmi analizzano la scena e impostano l’esposizione in base al soggetto principale.
Se nell’inquadratura c’è una persona, il software espone correttamente il viso, anche se questo significa sacrificare il cielo.
Per questo nelle foto all’aperto, i dettagli del volto sono perfetti ma lo sfondo risulta bruciato.
La fotocamera, semplicemente, ha scelto di non far apparire il soggetto come una silhouette scura.
Per ovviare a questo limite, i telefoni utilizzano la funzione HDR (High Dynamic Range).
Quando è attiva, lo smartphone scatta più foto con esposizioni diverse — una per le ombre, una per i toni medi e una per le luci — e poi le combina in un’unica immagine.
Il risultato è un cielo visibile e un soggetto ben illuminato.
Tuttavia, se l’HDR è troppo aggressivo, l’immagine può apparire artificiale, con colori innaturali o contorni troppo netti.
Per ottenere un effetto realistico, conviene lasciare l’HDR su automatico o usarlo solo quando il contrasto di luce è evidente.
L’orario dello scatto influisce molto sulla resa del cielo.
A mezzogiorno, con il sole alto, la luce è così intensa da creare un contrasto estremo tra terra e cielo.
Scattare nelle ore del mattino o del tardo pomeriggio — quando la luce è più morbida e inclinata — aiuta a mantenere un equilibrio migliore tra le zone chiare e scure.
In queste ore, il cielo conserva il suo azzurro naturale e i dettagli rimangono leggibili anche con smartphone.
Per evitare il cielo bianco, puoi: