Perché nelle foto di notte le stelle non si vedono quasi mai?

Guardando il cielo notturno a occhio nudo, possiamo distinguere centinaia di stelle.
Ma appena scattiamo una foto con lo smartphone o con una normale fotocamera, il cielo diventa completamente nero.
Niente stelle, niente costellazioni.
Un mistero solo apparente, che si spiega con la differenza di sensibilità tra occhio umano e sensore fotografico.

La luminosità delle stelle e i limiti del sensore

Le stelle, pur essendo enormemente luminose, si trovano a distanze così grandi da apparire come punti di luce debolissimi.
Il sensore della fotocamera deve raccogliere una quantità di luce sufficiente per registrarle.
Nelle impostazioni automatiche, invece, la fotocamera espone per il soggetto più luminoso — come la luna, i lampioni o gli edifici — e di conseguenza sottoespone il cielo, cancellando le stelle.
In pratica, la luce debole delle stelle viene “coperta” dalle sorgenti più forti.

Il tempo di esposizione e la stabilità

Per catturare le stelle serve un tempo di esposizione lungo, spesso superiore a 10-15 secondi.
Solo così il sensore riesce ad accumulare abbastanza luce.
Ma se la fotocamera non è perfettamente ferma, le stelle si trasformano in scie luminose a causa della rotazione terrestre.
Ecco perché i fotografi astronomici utilizzano treppiedi solidi, scatti remoti e, nei casi più avanzati, montature equatoriali che compensano il movimento della Terra.

L’inquinamento luminoso

Un altro fattore determinante è l’inquinamento luminoso.
Le luci artificiali delle città diffondono particelle luminose nell’atmosfera, creando una patina grigiastra che nasconde le stelle più deboli.
Per ottenere un cielo davvero stellato, bisogna allontanarsi dai centri abitati e fotografare in zone rurali o di montagna, dove l’atmosfera è più pulita.
Nelle mappe astronomiche, queste aree vengono indicate con una scala di Bortle, che misura il grado di oscurità del cielo.

Come fotografare le stelle

Per ottenere scatti nitidi e realistici, basta seguire alcune regole fondamentali:

  • Usa un obiettivo grandangolare luminoso (f/2.8 o inferiore).
  • Imposta tempi tra 10 e 25 secondi, regolando l’ISO tra 1600 e 3200.
  • Disattiva la riduzione del rumore per evitare artefatti.
  • Scatta in RAW per migliorare i dettagli in post-produzione.
  • Scegli una notte senza luna e lontano da fonti luminose artificiali.

Quando la luna diventa il problema

Anche la luna piena, se presente nel fotogramma, può oscurare le stelle.
La sua luminosità è sufficiente a “saturare” il sensore, come farebbe un faro in un ambiente buio.
In questo caso, conviene fotografare il cielo durante la luna nuova o quando il satellite è basso sull’orizzonte, così da ridurre l’intensità della luce riflessa.

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