Perché nelle foto d’acqua si vedono piccoli punti colorati?

A volte, guardando una foto in cui c’è acqua — una fontana, il mare al tramonto o anche una semplice pozzanghera — si notano minuscoli punti luminosi colorati, quasi come se brillassero.
Questi effetti non sono errori, ma il risultato di un fenomeno chiamato rifrazione e dispersione della luce.

La luce che si scompone

Ogni goccia d’acqua funziona come una piccola lente.
Quando la luce la attraversa, viene piegata (rifratta) e scomposta nei suoi diversi colori, proprio come accade in un arcobaleno.
In fotografia, soprattutto se l’angolo è giusto e la luce è intensa, la fotocamera cattura questi micro-arcobaleni sotto forma di punti o bagliori colorati.

L’effetto del tempo di scatto

Con tempi di scatto molto brevi, le singole gocce vengono congelate, e la luce riflessa crea scintille colorate.
Con tempi più lunghi, invece, i riflessi si fondono e l’acqua assume un aspetto setoso e uniforme.

Anche l’obiettivo conta

Le lenti, se esposte a sorgenti luminose dirette, possono generare flare o riflessi interni che si sommano a quelli dell’acqua.
Per questo molti fotografi usano paraluce o posizioni di scatto angolate per controllare meglio l’effetto.

Il fascino dei dettagli invisibili

Questi piccoli punti colorati raccontano la complessità della luce naturale.
Ogni volta che l’acqua si muove, riflette, piega o filtra la luce, crea uno spettacolo microscopico che l’occhio spesso non vede, ma la fotocamera sì.

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