Perché le fotografie notturne hanno spesso una dominante arancione o giallastra?

La fotografia notturna è tra le più affascinanti, ma anche tra le più difficili da gestire a livello tecnico.
Uno degli errori più comuni che notano i fotografi alle prime armi è la dominante arancione o giallastra che compare in molti scatti realizzati in città.
Ma da cosa dipende davvero questo fenomeno?

La causa principale: l’illuminazione artificiale

La luce naturale del sole ha uno spettro continuo e un bilanciamento cromatico neutro, mentre le sorgenti artificiali – lampioni, insegne, fari, vetrine – emettono luce con spettri molto diversi.
Le lampade ai vapori di sodio, ancora diffuse in molte strade, emettono una luce ricca di toni caldi e povera di blu.
Questo sbilanciamento produce una dominante arancione che il sensore della fotocamera registra fedelmente se il bilanciamento del bianco è impostato su “automatico”.
Allo stesso modo, le vecchie lampade a incandescenza e al tungsteno tendono a generare dominanti gialle evidenti, accentuate dall’alta sensibilità ISO usata nelle foto notturne.

Il ruolo del bilanciamento del bianco

Per correggere il problema, è importante comprendere che il bilanciamento del bianco (White Balance) non serve solo a “rendere bianco ciò che è bianco”, ma a neutralizzare la temperatura colore della fonte luminosa.
Se la fotocamera è impostata su “Daylight” in presenza di lampade al sodio, i toni caldi vengono amplificati, mentre l’impostazione “Tungsteno” (o circa 3200 K) compensa la dominante arancione riportando i colori verso il neutro.
Nelle scene con più sorgenti luminose di tipo diverso, il fotografo professionista può salvare uno scatto RAW e intervenire successivamente in post-produzione per regolare finemente la temperatura colore senza perdita di qualità.

Come ottenere risultati più realistici

Per ottenere una resa fedele e professionale nelle fotografie notturne urbane, i fotografi esperti adottano alcune regole pratiche.
Prima di tutto, conviene scattare in RAW e usare un bilanciamento del bianco manuale, regolato sul tipo di luce prevalente.
Un cartoncino grigio neutro può aiutare la fotocamera a calibrare correttamente i colori.
L’uso di filtri correttivi (CTB o CTO) sui flash o sulle luci ausiliarie serve a uniformare la temperatura colore tra le diverse fonti.
Infine, una buona post-produzione consente di regolare le curve cromatiche e bilanciare selettivamente le zone illuminate, evitando cieli innaturalmente arancioni e restituendo una scena più credibile e naturale.

Un effetto non sempre da eliminare

Va ricordato che la dominante calda non è necessariamente un difetto.
In molti casi, anzi, è una scelta estetica.
Una lieve tonalità ambrata può trasmettere atmosfera, calore e sensazione di vita notturna urbana.
L’importante è che sia intenzionale e non frutto di una cattiva gestione del bilanciamento del bianco.

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